giovedì 27 settembre 2007

Il pensionato che rubò per fame"Storia verosimile,
ma è inventata"

CAGLIARI - Alla ricerca del pensionato affamato e perduto, del commerciante generoso, del pacco di pasta rubato dal vecchio diventato ladro per disperazione. Una caccia all'uomo che ha mobilitato per ventiquattr'ore quotidiani, trasmissioni tivù del pomeriggio che mischiano dramma e varietà spingendo il pedale della commozione, e persino provocato la reazione di ministri scandalizzati per i troppi nuovi poveri. Una caccia finita nel nulla. La preda non esisteva. Tutti scomparsi, mai esistiti con quei nomi i protagonisti della vicenda degna del libro Cuore che, pubblicata per prima dall'"Unione Sarda", quotidiano locale di Cagliari, raccontava di Nicolò, pensionato divenuto ladro per fame e del commerciante che non lo aveva denunciato "perché tanti non riescono ad arrivare a fine mese". Tutti dileguati, inesistenti all'anagrafe, spariti come fantasmi, negozio e luogo del furto compreso, dalle strade del popolare quartiere di Cagliari Is Mirrionis dove avrebbero dovuto essere. Mai iscritti all'anagrafe i presunti commercianti Fenudo che avevano telefonato al giornale segnalando la storia, latitante anche il loro presunto negozio. Anche perché la foto apparsa sul quotidiano che doveva raffigurarlo era di un paese a centinaia di chilometri più in là: a Degioz in Val d'Aosta. Al giornalista che aveva ricevuto la chiamata che segnalava la triste storia del pensionato, l'avevano mandata i commercianti, dice il cronista dell'Unione, perché il locale era chiuso per ferie e la notizia non poteva aspettare. Dal titolo in prima pagina scatta il meccanismo mediatico: partono i lanci d'agenzia che riprendono la storia e arrivano in tutti i giornali della penisola, le televisioni si gettano sul dramma. Anche perché è una storia verosimile e di attualità nell'Italia delle pensioni minime, nei giorni del contestato aumento del pane.
Storia ancor più concreta e possibile nel quartiere cagliaritano, dove vivono trentamila persone tra caseggiati popolari cresciuti negli anni Cinquanta e decine di appartamenti occupati abusivamente. Tra microcriminalità e voglia di riscatto, tra pudore e dignità nonostante il lavoro che manca, e con il Comune che distribuisce aiuti e sussidi. Proprio qualche mese fa tre agenti sono rimasti feriti: erano andati per arrestare un pregiudicato, sono stati colpiti da una sassaiola partita dalle finestre dei palazzi dove incensurati vivono accanto a chi ha più di un guaio con la giustizia, piccoli furti e spacci alle spalle. Letta la notizia si muove anche il Comune, per trovare l'anziano e aiutarlo. L'assessorato ai Servizi sociali si trasforma in una sorta di agenzia investigativa. "Abbiamo scatenato gli assistenti sociali battendo a tappeto le varie circoscrizioni, nulla. Abbiamo controllato sugli elenchi telefonici e perfino all'anagrafe. Zero assoluto, mai esistiti i signori Fenudo", dice l'assessore Anselmo Piras. Dei due commercianti, del loro negozio e del cliente affamato nessuna traccia. Insiste ugualmente l'assessore alla caccia, anche se non trova riscontri, perché è una storia possibile in una città dove ogni anno si spendono 25 milioni di euro per le attività sociali. Perché a Cagliari come nel resto del paese la crisi si sente, i soldi non bastano mai e il pudore spesso rende difficile chiedere aiuto. Lo conferma la cassiera del supermercato Conad di via Is Mirrionis: "Arrivano gli anziani e all'ultimo momento rinunciano a qualcosa che hanno comprato perché non hanno soldi abbastanza, altri li abbiamo sorpresi a rubare: un pezzo di cioccolata, un lusso che non si possono permettere". Conferma Piras: "Abbiamo due mense comunali che fanno 150 pasti tre volte al giorno e in fila non ci sono solo barboni ma gente comune, dignitosa. Molti però si vergognano a mettersi in coda davanti a tutti, non sopportano l'idea che il mondo sappia che sono in difficoltà e così magari si rivolgono ai banchi alimentari e di abbigliamento della Caritas".

(www.repubblica.it - 27 settembre 2007)

martedì 25 settembre 2007

Cagliari, pensionato ruba per fame
"Non ce la faccio ad arrivare a fine mese"

CAGLIARI - Vedovo, 75 anni, una magra pensione da ex artigiano come unico reddito, al 25 del mese ha sempre avuto difficoltà ad arrivarci. Alfredo appartiene a quella schiera sempre più grande di anziani che non riescono più a sbarcare il lunario. La fame ieri l'ha spinto a rubare un pacco di pasta e un pezzo di formaggio dagli scaffali del piccolo negozio di generi alimentari sottocasa, a Cagliari. Ma alla cassa la refurtiva gli è scivolata a terra. "L'ho visto così triste", ricorda la proprietaria del minimarket. "Aveva le lacrime agli occhi. Prima era sempre stato puntuale nei pagamenti. Forse è colpa di questa crisi..." L'uomo temeva di essere denunciato, invece la proprietaria lo ha perdonato anzi ha dato vita ad una colletta fra gli abitanti del quartiere per assicurargli provviste sufficienti per le prossime settimana. Is Mirrionis è un quartiere popolare nella periferia degradata del capoluogo. "Nelle nostre strade - confida Valentina Camba, la titolare del negozio dove ha rubato il pensionato - sono tante le famiglie, e non solo di pensionati, che non riescono ad arrivare a fine mese e molto spesso non hanno neppure il denaro per poter comprare qualcosa da mangiare". Come ripetono da tempo le associazione dei consumatori, "un disagio profondo affligge larga parte di cittadini italiani. E' colpa dei recenti aumenti", denunciano Federconsumatori e Adusbef. La negoziante di Is Mirrionis queste cose le sa bene: "Da anni, generazioni di famiglie di tutto il quartiere vengono a fare la spesa da noi. E capita spesso che ci chiedano di trascrivere il debito su un quaderno: pagheranno a fine mese, quando ne avranno la possibilità. Non abbiamo mai negato niente a nessuno e mai nella nostra vita lo faremo".
Non l'hanno fatto neppure ieri quando hanno scoperto che il signor Alfredo aveva rubato un pacco di pasta e un pezzo di formaggio. Anzi: hanno pensato che fosse necessaria una colletta per aiutarlo. "La solidarietà è importante", spiega la titolare del piccolo negozio di alimentari. "Capita spesso, soprattutto quando si consegna la spesa a domicilio, d'incappare in realtà che ti fanno accapponare la pelle. A pochi isolati dal nostro - racconta la commerciante - abita un'anziana che puntualmente scoppia in lacrime perché non ha il coraggio di dire che non ha i soldi per pagare. E noi ogni volta le diciamo che non c'è nessun problema: può pagare quando vuole. In un quartiere popolare come il nostro funziona così. La solidarietà è di casa".

(www.repubblica.it - 25 settembre 2007)

lunedì 6 agosto 2007

ROMA - Attentati e attacchi avvenuti in Iraq nelle prime ore della giornata hanno provocato la morte di almeno 40 persone, e il ferimento di molte altre. E intanto il Congresso degli Stati Uniti lancia un allarme: il Pentagono ha perso la tracce di 190.000 pistole e mitra Ak 47 consegnati alle forze irachene tra il 2004 e il 2005. E si teme che l'arsenale scomparso sia finito nelle mani degli insorti che si troverebbero così a combattere contro militari americani con armi pagate dai contribuenti statunitensi...

La Repubblica.it (6 agosto 2007)

Continuano a prenderci in giro!
Sono decenni che gli "Stati Uniti" d' America vende armi al mondo intero e, soprattutto, ai terroristi. Perchè avrebbero cominciato a fare una nuova guerra se non con lo scopo di usurare e consumare queste armi per poi continuarle a costruire ed a rivenderle? Mah!

K

giovedì 2 agosto 2007



Invito:
“ADOPT SREBRENICA”
“International Cooperation For Memory”
Srebrenica 27.08 – 01.09.2007


Dal 27 agosto al 1° settembre 2007 si svolgerà a Srebrenica una Settimana Internazionale di dialogo dedicata alla memoria, aperta alla partecipazione di membri di istituzioni rappresentative, studiosi, ricercatori, giornalisti, artisti, animatori culturali, giovani, e curiosi provenienti sia dall’area balcanica che dall’Europa.
La Settimana Internazionale si colloca all’interno del progetto „Adopt Srebrenica“, promosso dall’associazione Tuzlanska Amica di Tuzla (BiH) e dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung di Bolzano (Italia), con un coinvolgimento attivo delle Municipalità di Srebrenica e di diverse amministrazioni pubbliche, centri di ricerca, associazioni di volontariato italiane e internazionali.


Gli obiettivi a lungo termine del progetto sono:
· la pPromozione di un processo di confidence building, di dialogo interculturale e di sostegno di una cultura di pace e convivenza, di creazione di una memoria storica condivisibile;
· la cCreazione a Srebrenica di un Centro Internazionale di ricerca, documentazione, studio e formazione per l’analisi, la prevenzione e la gestione dei conflitti: un luogo di incontro, scambio e confronto permanente per i giovani del circondario e per visitatori internazionali.



Il progetto è reso possibile grazie all’adesione e al sostegno di:

Comune di Srebrenica, Comune di Pescara, Regione Abruzzo, Regione Trentino Alto Adige-Südtirol, Comune di Marzabotto, Comune di Bolzano, Rete Lilliput/nmodo di Ferrara


Ø Tuzlanska Amica – Mirza Bašić – Tuzla (BiH), Hasana Kikica 1
Tel. + Fax 00387 35 312 321 Mail: mirza_b95@yahoo.com e tz-amica@bih.net.ba

Ø Fondazione Alexander Langer – Gabriel Auer – Bolzano (ITA), via Latemar 3Tel.+ Fax 0039 (0)471 97 76 91 Mail: info@alexanderlanger.it
Sito Internet: www.alexanderlanger.org

PROGRAMMA DELLA SETTIMANA INTERNAZIONALE

Lunedì, 27.8 – Arrivo dei partecipanti, Check- in in famiglia

18.00: Visite guidate alle mostre fotografiche
20.00: Inaugurazione con interventi del Sindaco di Srebrenica Abdurahman Malkić, di autorità
locali e di rappresentanti degli entii promotori
Gruppo Folcloristico di Srebrenica
pu
Tavola rotonda (30.8-1.9)

Negli ultimi giorni della Settimana internazionale è in programma una Tavola Rotonda, che si concluderà con una dichiarazione pubblica “sulla funzione della memoria per le vittime, per la prevenzione dei conflitti e per la creazione di condizioni favorevoli alla riconciliazione e alla democrazia”.
Alla Tavola rotonda saranno chiamati a intervenire brevemente anche le personalità presenti a Srebrenica, mentre potranno assistervi e porre domande un numero limitatoo di uditori e di giovani partecipanti.

La tavola rotonda verrà coordinata da
*Vesna Teršelić, (Direttrice di “Documenta”, Centro per l’elaborazione del passato, Zagabria, HR).

Sono stati per ora invitati (con * le conferme):

Dalla Bosnia Erzegovina:
*Zdravko Grebo (Insegnante di diritto all’Università di Sarajevo), *Zlatko Dizdarević (Giornalista, scrittore, già direttore del quotidiano “Oslobodjenje”), *Irfanka Pašagić (Psichiatra, direttrice di Tuzlanska Amica), *Lidija Živanović (Helsinki Citizens’ Assembly in Banja Luka), *Hajra Ćatić (Donne di Srebrenica), *Damir Peštalić (Imam di Srebrenica), Zeljko Teofilović (Pope di Srebrenica), Martin Antunović (Chiesa cattolica a Tuzla),*Vehid Šehić (Forum civico di Tuzla)

Internationali:
*Yolande Mukagasana (Direttrice dell’associazione “La Memorie” Ruanda/Bruxelles), Yael Danieli (Psicologa e traumatologa, consulente ONU, New York), Vjosa Dobruna (Presidente della Televisione pubblica del Kossovo), *Nataša Kandić (Direttrice del “Humanitarian Law Center” di Belgrado, SRB), *Dragan Banjac (Giornalista, Belgrado, Serbia), *Marijana Grandits (Direttrice area “Democrazia e Diritti Umani” per il Patto di Stabilità Europa Sud-Orientale, Bruxelles, B), *Maria Bacchi (Ricercatrice, Fondazione Villa Emma, Nonantola, Modena, I), *Fabio Levi (Docente di storia contemporanea Università Torino, I), *Nadia Baiesi (Direttrice della Fondazione Monte Sole, Marzabotto, I),*Krzysztof Czyżewski (Direttore Borderland Foundation, Sejny, PL), *Bosiljka Schedlich (Direttrice südost Europa Kultur e.V., Fondazione Überbrücken, Berlino, D)

Seminari (28.08-29.09)

Un confronto tra esperti locali e internazionali, seguito da una discussione pubblica in forma seminariale.

Donne e Memoria (28.08)
Coordinamento: Lalla Golfarelli (Associazione “Orlando”, Bologna, I)
Liliana Radmanović (Spazio Pubblico di Donne, Bologna, I); Lana Jajčević (Udružene Zene- Banja Luka, BiH), Cea Paz Venturelli (Cile), Nura Begović (Donne di Srebrenica, BiH) Valentina Gagić (associazione Sara, Srebrenica, BiH)

Documentazione della memoria (29.08)
Coordinamento: Carla Giacomozzi (Archivio storico del Comune di Bolzano, I)
Nadia Baiesi (Direttrice della Fondazione Scuola di Pace Monte Sole di Marzabotto, I); Luisa Morfini (Centro di documentazione di San Donato Milanese, I); Krzysztof Czyzewski (Borderland Foundation di Sejny, PL), Abdulah Majstorović (Memorial Center di Potočari, BiH) Haijra Catić (Donne di Srebrenica, BiH), Vesna Teršelić (Direttrice di “Documenta”, Centro per l’elaborazione del passato di Zagabria, HR)

Media e memoria (leader Zlatko Dizdarevič) (29.08)
Coordinamento: Zlatko Dizdarević (giornalista e scrittore, già direttore di “Oslobodjenje”, Sarajevo, BiH), Almasa Hadžić (giornalista a Tuzla, BiH), Barbara Bertoncin (giornalista della rivista Una Città, Forlì, I), Azra Nuhefendic (giornalista freelance, Sarajevo/Trieste), Paolo Rumiz (giornalista e scrittore, inviato speciale di Repubblica, I), Jörg Becker (direttore KomTech. Istituto di ricerca per la comunicazione, Solingen/D), Giornalista di Srebrenica

Incontro con Nataša Kandić (31.08)

Tribune pubbliche (28.08-31.08)

28.08 Cooperazione internazionale per la memoria (Introduce: Branko Todorović- Helsinki Comittee for Human Rights nella Repubblica Srpska)
29.08 Il ruolo dei Media prima, durante e dopo i conflitti violenti (Introduce Zlatko Dizdarević- giornalista e scrittore, già direttore di “Oslobodjenje”, Sarajevo, BiH),
30.08 Yolande Mukagasana: La morte non mi ha voluta – Il caso del Ruanda
31.08 Conseguenze di lungo termine delle guerre e memoria orale (Introduce Bosiljka Schedlich- direttrice südost Europa Kultur e.V., Fondazione Überbrücken, Berlino, D)

Workshop (26.08-01.09)

Destinatari locali:
Arte terapia: Il mio presente, il mio passato, il mio futuro
(Hanna Scaramella, Firenze) 10 partecipanti
Foto-giornalismo: Percorsi personali di documentazione della realtà e della vita quotidiana
(Anna Da Sacco, Bumerang, Bolzano) 6 partecipanti
Storie d’aMare: Ricordi di feste raccolti da Roberta Biagiarelli (Babelia)

Destinatari locali e internazionali:
“Srebrenica attraverso i miei occhi”: Immagini fotografiche sul futuro di Srebrenica
(associazione Sara, Srebrenica) 10 partecipanti
“Camminando intorno a Srebrenica”: Laboratorio di scrittura (Marzia Bisognin, Bo, I) 10 part.
“Memoria e giovani generazioni” (Krzysztof Czyżewski, Borderland Foundation, Sejny, PL)
“PITA, Corso di cucina bosniaca” (Donne di Srebrenica) 15 partecipanti

Eventi culturali (27.08-31.08)

28.8 – Serata di poesia
29.8 – “Sejny cronicles” performance teatrale, Fondazione Pogranice, Sejny-Pl
30.8 –“Levante a Mezzogiorno” Concerto del gruppo di Alfredo Lacosegliaz, Trieste 31.8 – Serata di musica: I cantautori Beppe Frattaroli (Bugnara-AQ) e Fabrizio Zanotti (Ivrea- TO), Gipsy group (Casa dell’amicizia di Brčko-Tuzlanska Amica)


Mostre fotografiche: Fausto Fabbri, Forlì: Vicini di casa, 10 anni in Bosnia Erzegovina
Livio Senigalliesi, Milano: Ruanda – memorie di un genocidio 1994-2004

Inoltre:
Performance di Anna Braegger, Svizzera
Bambini e giovani di Sučesca e Bratunac, a cura di “Nema Frontiera” e “Calcutta”
Partita di calcio con “Nema Frontiera” e giovani di Srebrenica

Conclusioni

Nella giornata del 1°1. settembre verranno presentati i risultati della Tavola Rotonda, dei seminari e dei workshop.
Ore 20 - Cocktailparty

Notizie organizzative

Programma aggiornato della settimana internazionale, seminari e workshop
su www.alexanderlanger.org (Adopt Srebrenica)

Lingue: è prevista la traduzione simultanea o consecutiva nelle lingue Inglese, italiano e lingua locale (bosniaco/serbo/croato).

Quota partecipazione: 200 € per adulti e 100 € per giovani minori di 24 anni (corrispondenti rispettivamente a 30 € o 15 € al giorno + quota iscrizione), per alloggio (presso le famiglie di Srebrenica o presso la Casa della Fiducia), colazioni e pasti (in parte curati dall’associazione “Donne di Srebrenica”).

Viaggio organizzato Bolzano-Srebrenica-Bolzano: La Fondazione promuove un viaggio in pullman lungo il tragitto Trento, Verona, Trieste, Zagabria, con partenza da Bolzano alle ore 6 domenica 26 agosto (con primo pernottamento a Tuzla) e rientro a Bolzano nella prima mattina del 3 settembre (partenza da Srebrenica alle ore 10 del 2.9).
Costo approssimativo del viaggio 130 €.

Scheda d’iscrizione e anticipo:
La scheda d’iscrizione allegata deve essere compilata e spedita entro il 15 agosto 2007.

Chi opta per il viaggio organizzato in pullman dalla Fondazione dovrà versare entro la stessa data un anticipo di 100 € sul conto corrente 555000 presso la Cassa di Risparmio di Bolzano (BBAN S 06045 11613 000000 555000) intestato alla Fondazione, con la specificazione “Settimana Internazionale”.

Per adesioni e iscrizioni dall’Italia e internazionali:

Fondazione Alexander Langer Stiftung: Tel.+ Fax 0039 (0)471 97 76 91
Mail: info@alexanderlanger.it

Grazie a chiunque vorrà diffondere questo invito tra possibili interessati!

FONDAZIONE ALEXANDER LANGER STIFTUNG – Onlus
Fondata/Gegründet: 04.07.1999 – Anerkannt/Riconosciuta dal Ministero per i beni culturali: 18.11.1999
Iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano - Eingetragen in das Verzeichnis der ehrenamtlichen Organisationen des Landes Südtirol (Decreto n. 128/1.1 del 24.08.2000)
Via Latemar Straße 3, I - 39100 BOLZANO/BOZEN
Tel.+Fax. +39 0471 977691 -
www.alexanderlanger.org
Cassa di Risparmio BZ - Südtiroler Sparkasse: BBAN S 06045 11613 000000 555000
C.F. 94069920216 St.Nr.
IL GIORNALE DEL VICINO E' SEMPRE PIU' SCANDALISTICO

Era un giorno come tanti, uno di quelli che ti svegli, ti prepari, arrivi al bar e dici: arrivo subito, vado a comprare i giornali.
Ed è a questo punto che ti rendi conto di come l'ignoranza ti circondi inesorabile, di come anche chi in fondo viaggia da anni sulla tua stessa barca non esiti a sfoderare dei paraocchi nuovi di zecca che gli permettono di sfogare su di te frustrazioni sconosciute. Vengo al punto: arrivo come ogni mattina dal "simpaticissimo" edicolante che di solito tiene in serbo qualche triste e incomprensibile battuta non so se per provarci in modo pessimo o per fare il finto affabile come la maggior parte dei suoi concittadini commercianti, ma quella mattina c'era qualcosa di diverso: sarà la madre al suo fianco, sarà la clientela più numerosa del solito, fatto sta che anzichè la solita battutina idiota quella mattina l'edicolante mi guarda con aria di rimprovero ed esclama: " beh, allora, da quando hanno riaperto il vostro bar hanno ricominciato a pisciare sulla mia edicola, eh?" e la gente fa cerchio intorno a me guardandomi in cagnesco...
Avrei potuto dare tante risposte tipo: si vede che la tua edicola è proprio un cesso, oppure, guarda che nei dintorni non c'è mica solo l'exodus, oppure, guarda che all'exodus il bagno c'è e se la gente viene a pisciare qui non so che farci, oppure avrei potuto dire "stronzo, la gente che viene a pisciare qui è la stessa che viene a comprare i giornali da te, la stessa che permette a me e a tanti altri di comprare i tuoi giornali e farti campare, non è bello sputare nel piatto dove mangi, non è bello dopo tanti anni che tutte le mattine ti sborsano soldi tu mi faccia fare questa figura di merda davanti alla gente, non è giusto che tu ti comporti da ingrato e ignorante"; insomma, avrei potuto dire tante cose, ma purtroppo mi ero svegliata da poco e questa frase mi ha colto del tutto impreparata, quindi mi sono limitata ad un "e io che cosa c'entro?", ma siccome non volevo che tutto ciò finisse sotto silenzio ho deciso di condividere questo episodio con voi, giusto per farvi riflettere la prossima volta che andrete a comprare il giornale se andare nell'edicola all'incrocio tra via irnerio e via mascarella o proseguire dritti, e offrire i vostri soldi a chi è più riconoscente.

Alice

venerdì 20 luglio 2007


Questo è un articolo che ho scritto un pò di tempo fà, molto probabilmente il primo. L’ho voluto riproporre perché è un bell’esempio dei vari soprusi e di siamo presi in giro.

LA FRECCIA DEL SUD

E' incredibile, come ormai da anni accade, che le Ferrovie dello Stato non pongono rimedio alla calca che si viene a creare sui treni espressi che dal lontano Nord-Italia, attraversando colline e riviere, giungono al Sud-Italia zeppi di carne umana ammassata tipo "CARRO BESTIAME".E' accaduto per l' ennesima volta, utilizzando il "servizio" delle Ferrovie dello Stato, di rimanere a piedi sotto la stazione attendendo la freccia successiva che mi permettesse di tornare, almeno per un week-end, nella mia amata città del SUD.E' stato il 2 giugno alle ore 00,30 a.m., treno espresso proveniente da Milano ed in proseguimento per Napoli, con più di 15 carrozze ed oltre mezzo milione di utenti. Non c'è posto. Gli utenti si lamentano. Non riesco a salire, attendo il prossimo.E' stato il 2 giugno alle ore 1.00 a.m., treno espresso proveniente da Bolzano ed in proseguimento per Reggio Calabria, con circa 20 carrozze ed oltre un milione di utenti. Non c'è posto. Gli utenti si lamentano. Una persona anziana sta male durante l' attesa alla stazione di Bologna. Riesco a salire ma non si respira e non ci si può muovere. Ridiscendo e attendo il prossimo.E' stato il 2 giugno alle ore 1.30 a.m., treno espresso proveniente da Munchen ed in proseguimento per Palermo, con innumerevoli carrozze ed oltre ... milioni di utenti. Non c'è posto e non provo neanche a salire per rispetto a tutti coloro che sono già sul treno. Gli utenti si lamentano e cercano disperatamente un filo d' aria che gli soffi tra i capelli. Accanto a me il capostazione al quale chiedo di fare una denuncia da parte di tutti i miliardi di utenti che da decenni cercano invano di viaggiare a costi e condizioni umane senza dover pagare fior di quattrini per biglietti tipo "EUROSTAR, EURONIGHT, INTERCITYNIGHT, INTERCITYPLUS" e chi più ne ha più ne metta. Il capostazione mi risponde con un fare mooolto superiore ( tanto il suo posto in qualsiasi treno nessuno glielo tocca ) dicendomi:Se per te è un disagio...non partire! Per me và anche quasi bene, ma a mio padre chi gielo dice se non mi vede almeno due volte l' anno?Riesco finalmente a partire dalla stazione di Bologna alle 4.30 a.m. ed ad arrivare a Napoli, la mia Napoli, alle 13,15 p.m. con oltre due ore di ritardo perche, durante il tragitto, si è rotto il locomotore.Questo post non vuole essere una polemica ma un ringraziamento alle Ferrovie dello Stato per avermi fatto trascorre circa 30 ore con la mia famiglia.
GRAZIE

K

giovedì 19 luglio 2007

ANOTHER TIME

Ci risiamo...è’ accaduto di nuovo...il sopruso del potere!
Vi racconto brevemente una storia:
qualche mese fa, girando per Bologna in cerca di un BAR dove poter fare un aperitivo e scambiare quattro chiacchiere con qualcuno, mi sono imbattuto in un locale abbastanza conosciuto, L’ALTO TASSO. Ex vineria diventato bar molto carino. Entro, saluto un po’ di amici, mi sollazzo un po’ sotto il climatizzatore dato che in questo periodo a Bologna c’è un caldo insopportabile ed ordino una birra per rinfrescarmi l’ugola. Mentre sono lì, sorseggiando la mia bibita, faccio caso ad una cosa strana, che lì per lì non capisco ma qualcosa di strano nell’ aria c’è. Mah!
Distrattamente scambio due parole con una amica e ad un certo punto s’illumina la lampadina, faccio caso a quella cosa strana che era nell’aria, anzi, che non era nell’aria: LA MUSICA!!!
Quella strana cosa fatta da persone che non hanno nulla da fare nella vita e perdono tempo correndo dietro a sogni e facendo rumore con i loro “strumenti”: I MUSICISTI!
Comunque mi accorgo che nel locale non c’è musica, anche perché riesco a parlare senza urlare ed a sentire tutto quello che mi dicono.
Incuriosito chiedo alla barista come mai non si sentiva musica, con cosa intrattenevano le persone. La ragazza mi risponde che sono stati denunciati da clienti del bar stesso, che vivono nei dintorni del bar alla quale dà fastidio la musica quando non sono al bar e quindi, per un mese, non possono propagare onde sonore di nessun tipo.
Nooo…non ci posso credere!!! Ma che senso ha? Cosa significa?
Non riesco neanche a portare un esempio con qualche fatto più concreto perché questa è fantascienza!!!
Ma, comunque, non è questo il punto, ma il fatto che il bar ha dovuto smettere di propagare onde sonore per un mese intrattenendo la gente con storielle e barzellette mentre fuori, in piazza San Francesco, in quei giorni, impazzava la festa della NUOVA FIAT 500 con tanto di manifestazione sonora con artisti e musicisti dalle 16 del pomeriggio fino alle 24.
Una festa che ha permesso di far parcheggiare circa una dozzina di fiat 500 nella piazza dove non fanno sostare i giovani perché fanno casino; di metter su un orrendo palco posizionato di fronte la chiesa coprendo il monumento con tanto di presentatore che per tutta la giornata latrava al microfono le “virtù” del mezzo; di fare esibire un dj di non ricordo quale radio che metteva su dischi commerciali che farebbero inorridire anche Latoja Jackson; ed infine far esibire un “artista”, che grazie a molteplici clacson di autovetture e l’aiuto di un po’ di elettronica, riusciva ad eseguire Beethowen in modo del tutto aritmico e stonato.
Ora, mi chiedo, è forse l’ennesimo atto di prepotenza da parte di chi detiene il potereo stanno soltanto prendendoci in giro?
Forse fa veramente troppo caldo!!!


K