martedì 25 settembre 2007

Cagliari, pensionato ruba per fame
"Non ce la faccio ad arrivare a fine mese"

CAGLIARI - Vedovo, 75 anni, una magra pensione da ex artigiano come unico reddito, al 25 del mese ha sempre avuto difficoltà ad arrivarci. Alfredo appartiene a quella schiera sempre più grande di anziani che non riescono più a sbarcare il lunario. La fame ieri l'ha spinto a rubare un pacco di pasta e un pezzo di formaggio dagli scaffali del piccolo negozio di generi alimentari sottocasa, a Cagliari. Ma alla cassa la refurtiva gli è scivolata a terra. "L'ho visto così triste", ricorda la proprietaria del minimarket. "Aveva le lacrime agli occhi. Prima era sempre stato puntuale nei pagamenti. Forse è colpa di questa crisi..." L'uomo temeva di essere denunciato, invece la proprietaria lo ha perdonato anzi ha dato vita ad una colletta fra gli abitanti del quartiere per assicurargli provviste sufficienti per le prossime settimana. Is Mirrionis è un quartiere popolare nella periferia degradata del capoluogo. "Nelle nostre strade - confida Valentina Camba, la titolare del negozio dove ha rubato il pensionato - sono tante le famiglie, e non solo di pensionati, che non riescono ad arrivare a fine mese e molto spesso non hanno neppure il denaro per poter comprare qualcosa da mangiare". Come ripetono da tempo le associazione dei consumatori, "un disagio profondo affligge larga parte di cittadini italiani. E' colpa dei recenti aumenti", denunciano Federconsumatori e Adusbef. La negoziante di Is Mirrionis queste cose le sa bene: "Da anni, generazioni di famiglie di tutto il quartiere vengono a fare la spesa da noi. E capita spesso che ci chiedano di trascrivere il debito su un quaderno: pagheranno a fine mese, quando ne avranno la possibilità. Non abbiamo mai negato niente a nessuno e mai nella nostra vita lo faremo".
Non l'hanno fatto neppure ieri quando hanno scoperto che il signor Alfredo aveva rubato un pacco di pasta e un pezzo di formaggio. Anzi: hanno pensato che fosse necessaria una colletta per aiutarlo. "La solidarietà è importante", spiega la titolare del piccolo negozio di alimentari. "Capita spesso, soprattutto quando si consegna la spesa a domicilio, d'incappare in realtà che ti fanno accapponare la pelle. A pochi isolati dal nostro - racconta la commerciante - abita un'anziana che puntualmente scoppia in lacrime perché non ha il coraggio di dire che non ha i soldi per pagare. E noi ogni volta le diciamo che non c'è nessun problema: può pagare quando vuole. In un quartiere popolare come il nostro funziona così. La solidarietà è di casa".

(www.repubblica.it - 25 settembre 2007)

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